Passione

Aforismi

Arrigo Cajumi

Bisognerebbe davvero, in questo secolo d'idealisti con il cardo sotto la coda, dar l'esempio di un materialismo di buona lega, di un umanesimo epicureo.
Finirò per pentirmi di aver dato confidenza a qualcuno. Bisogna vivere e crepare da soli.
Gli amici sono coloro coi quali parli schietto e osceno, ti vesti come tutti i giorni, e che non ti impongono dei seccatori supplementari.
In fondo, la grande lezione dei nostri tempi, sarà di dimostrare che, in pieno secolo XX, la massa non ha più indipendenza, cervello, autonomia, di quanto ne avesse nell'anno Mille.
L'ipocrisia è il preludio alla castrazione intellettuale.
La natura umana è misera, e chi la vede a nudo non può che sentirsi misantropo.
Non sappiamo perché, e che mai siamo venuti a fare quaggiù: quindi, cerchiamo di passare il tempo nel modo più consono ai nostri gusti. Io non ho altra morale; anzi, sono pronto ad applaudire chi, nato per fare il collezionista di francobolli o di porcellane, non ha che questo scopo nella vita. Egli ha raggiunto la vera felicità.
Più si vedono da vicino i fenomeni storici, meglio si scorge che le rivoluzioni le hanno sempre fatte la borghesia o parte di essa. Il popolo è buono a compiere soltanto delle jacqueries, che non concludono.
Qual è quell'animale cieco, sordo, tardigrado, impotente, ostinato, che ogni cosa dimentica, nulla capisce, e persevera nell'errore? Il risparmiatore, il risparmiatore!
Senza una borghesia istruita, che a tempo perso sappia scombiccherare un sonetto, o incuriosirsi di un problema storico, a gustar la pittura o un romanzo, una nazione è squilibrata, e rischia di diventar acefala: molte delle nostre crisi sono avvenute per mancanza di quella che si definirebbe meglio classe pensante, che dirigente.
Soltanto il vero libertino conosce quanto vi sia di orribile nella donna.
Un vecchio libro, un buon couchage, una torta o un caffè. Ecco tutti i piaceri della vita: e poi, bisognerà cancellarne, a mano a mano!